Il sesto anno dell’Innovation Agri Tour è quello della maturità. Nelle prime cinque edizioni abbiamo lanciato il concept e abbiamo costruito connessioni digitali anche per sopperire all’impossibilità di incontrarsi fisicamente. Abbiamo coinvolto oltre 7mila spettatori e 120 speaker. Siamo stati accompagnati nei nostri viaggi virtuali dalle principali associazioni di categoria, CAI, Coldiretti, Confagricoltura, FederUnacoma e Federacma e dai rappresentanti del MIPAAF. Abbiamo indagato le nuove tecnologie attraverso il lavoro di start-up come X-Farm, Tokenfarm e UniquID, di grandi aziende come Barilla, Almaviva, John Deere, BASF, Fendt, New Holland, Argo Tractors, BKT, Liquigas o di straordinarie realtà appena entrate nel nostro settore come Arduino e Ammagamma. Senza trascurare chi studia il fenomeno come l’Osservatorio del Politecnico di Milano, le università di Bologna, Brescia, Milano, Modena, Napoli e il CNR e le istituzioni europee che stanno cercando di coordinare gli sforzi di tutti gli stakeholder. Soprattutto tutto quanto è stato detto è passato sotto la lente di ingrandimento di chi tutti i giorni lavora e vive il mondo dell’agricoltura in prima persona e di chi le innovazioni vuole provarle, testarle e capirle per usarle. Non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche da quello finanziario.
Il palinsesto del 2025 toccherà il tema dell’Agritech e della tecnologia ormai pervasiva in ogni parte dell’azienda agricola, dell’uso dell’intelligenza artificiale e dell’agricoltura di precisione. Esploreremo i nuovi modelli di business in agricoltura, dalle nuove opportunità aperte dai nuovi finanziamenti legati alla produzione di energia a quelli indotti dai mezzi agricoli sempre più performanti. Il tutto partendo dal presupposto che il claim del mondo agricolo è cambiato, oggi non basta produrre di più con meno input, bisogna RIGENERARE cioè lasciare un mondo più ricco di risorse per le future generazioni. Una sfida sempre più ardua che analizzeremo attraverso una serie di appuntamenti che porteremo nel cuore dell’agricoltura del Paese: da Enovitis in campo, quest’anno in centro Italia fino ad Agrilevante a Bari passando dal Consorzio Agrienergia del Monviso e dai nostri studi di Cinisello. Un vero e proprio giro d’Italia che ha come suo filo rosso le tre dimensioni della sostenibilità di una agricoltura che sta decisamente cambiando: sostenibilità quindi economica, ecologica e sociale tutte fortemente interconnesse con le nuove tecnologie sempre più abilitanti. Tutto questo ovviamente è possibile grazie al supporto di tutte le realtà che hanno deciso di accompagnarci in questi anni e a quelli che decideranno di seguirci nei prossimi. Tutti pronti a suggerirci temi e a proporre contenuti, ma così lungimiranti da lasciarci svolgere in piena libertà il nostro lavoro.
Da Enovitis a Cantina Marramiero a Pescara, ad Agrilevante a Bari, dai nostri studi di Cinisello Balsamo al Consorzio del Monviso, tra vino, acqua ed energia. L’Innovation Agri Tour 2025 è un appassionante giro d’Italia a caccia di eccellenze e di intelligenze che unite vogliono rappresentare le vie italiane alla nuova agricoltura. Un settore che sta cambiando radicalmente e che fa delle nuove tecnologie uno straordinario trampolino di lancio.
Marzo - Studio televisivo La forza dei dati
I dati sono al centro della battaglia per il clima, nel senso che sono una delle poche barriere che possono aiutarci a contrastare i cambiamenti climatici. E lo possono fare in modi molto diversi tra loro. C’è chi studia e analizza l’efficacia delle nuove tecnologie in generale, c’è chi invece attraverso i dati studia e “costruisce” le specie più utili per noi e meno impattanti o richiedenti in termini di materie prime. C’è chi studia i cambiamenti climatici per costruire algoritmi per DSS e quindi per dare consigli utili agli agricoltori o per le assicurazioni e costruire sistemi che garantiscano mutualismo e copertura.
Maggio - Agribiogas 2025
Energia: da hype comunicativo ad asset dei bilanci

Le nuove imprese agricole fanno dell’energia un vero e proprio asset. È una fonte di reddito, un canale attraverso il quale liberarsi di alcuni scarti (per molti, ma non per tutti), un modo per abbattere l’impatto complessivo delle proprie aziende (un valore non solo dal punto di vista reputazionale, ma in prospettiva anche economico, se pensiamo alla carbon tax). E un modo attraverso il quale guadagnare un po’ di indipendenza energetica… tenendo conto che le nuove motorizzazioni sono sempre più numerosi e performanti. Con il coinvolgimento del Consorzio Monviso Agroenergia
Giugno - Enovitis. La battaglia in bottiglia

Tra hardware e software, tra super piattaforme e nuovi mezzi agricoli, il mondo del vino è prezioso e quindi oggetto di nuove e continue migliorie. Anche perché il contesto sta cambiando, la domanda è sempre più attenta e la spinta a ridurre gli input produttivi sempre più pressante. È importante a riuscire a individuare quali sono le innovazioni in grado di dare ritorni importanti liberandosi dall’hype del mondo della comunicazione mettendo in primo piano il ROI
Ottobre - Fiera del Levante. Il faro per l’agricoltura del Mediterraneo

Agrilevante è la piattaforma fieristica di riferimento per tutto il mondo dell’agricoltura che va dal Nord Africa fino al Medio Oriente passando dai Balcani. Un contesto vivace e ricco di sollecitazioni: da qui analizzeremo le evoluzioni del settore e l’andamento del mercato delle macchine agricole, faremo il punto sulle tecnologie connesse a un uso più razionale delle risorse, acqua in primis. Perché anche l’agricoltura di precisione sia applicata con quanta più intelligenza possibile laddove più serve.
Novembre - Studio televisivo. Il trattore del futuro

Abbiamo diviso il trattore in 5 parti (motorizzazione, design, pneumatici, trasmissione e cabina) e abbiamo trovato 5 esperti pronti a descriverne le prossime evoluzioni. Il risultato? Robot autonomi elettrici super leggeri e monofunzione che si muovono a sciami? Le cabine sono destinate a scomparire? Le ruote piene di sensori saranno in grado di autocalibrarsi in funzione del terreno e contemporaneamente di monitorarne lo stato? Insomma, pur non avendo la sfera di cristallo, abbiamo dalla nostra parte i migliori tecnici e i più innovativi centri di ricerca italiani. Da loro, non risposte certe, ma trend che guardano ai desiderata degli agricoltori e agli investimenti delle grandi case. Anche se il futuro è ancora tutto da disegnare.