Innovation Agri Tour, ‘Farm to Fork Strategy: dall’IoT alla Blockchain’ nel secondo webinar
Nel secondo webinar dell’Innovation Agri Tour abbiamo affrontato i nuovi scenari digitali. Inoltre, anche la rivoluzione che stanno apportando al mondo delle macchine agricole e al settore primario.
Intervengono:
Andrea Bacchetti – CoDirettore dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e Università di Brescia
Giuseppe Ciccotti – Cofounder di UniqulID
Fulvio Conti – Head Delivery PAL, Agriculture and Enviroment Practice at Almaviva Spa
Michele Masotti – Business Manager Fendt Italia
Paolo Cera – Marketing Manager Kuhn Italia
Pier Luigi Romiti – Chief Operating officer in Tokenfarm
Le nuove esigenze dell’agricoltura di precisione
Le caratteristiche di un campo cambiano metro per metro, così come le necessità di ogni singola pianta. Queste differenze sono alla base dell’agricoltura di precisione. Queste differenze sono alla base dell’agricoltura di precisione che, con tecnologie non necessariamente digitali punta a ottimizzare gli interventi rispettando le effettive esigenze colturali e le caratteristiche biochimiche e fisiche del suolo.
Su questo “substrato tecnologico” si è inserita la rivoluzione digitale che analizza e considera l’azienda agricola nella sua complessità dal seme acquistato dal produttore alla tavola del consumatore.
Migliora certamente le performance e le rese di strumenti e campi, favorisce una ulteriore ottimizzazione delle materie prime costruendo per esempio complessi algoritmi di gestione e macinando milioni di dati tra loro apparentemente non correlati.
Un focus a 360 gradi
Il focus si sposta dal singolo campo all’intera filiera, ma così facendo si introducono nuovi player con il rischio che, come spesso accade, i produttori rimangano con un pugno di mosche in mano. In questo processo anche i costruttori di macchine agricole vedono il valore aggiunto sempre più spostarsi verso asset immateriali spesso “dominati” da player internazionali tradizionalmente lontani da questo settore.
In cosa consistono queste tecnologie e quali potenzialità dischiudono? Perché possono essere “fattori” abilitanti della rivoluzione verde, incentivata anche dalla nuova PAC, e quali sono le strategie che si possono adottare per non disperdere il valore aggiunto?